Una scelta costretta…

Un popolo oppresso…

Un mortale gioco di potere…

 

… e tu, Ester
DONNA DELLA SALVEZZA

Mardocheo, un ebreo in esilio che lavora alla reggia del re Assuero, ha adottato sua nipote, Ester, rimasta orfana. La giovane cresce e incanta tutti con la sua bellezza, tanto che il re la sceglie come sposa, nonostante lei non voglia vivere in un contesto in cui Dio non è adorato né conosciuto, in mezzo a onori e ricchezze, così stridenti con la condizione del suo popolo di origine. La volontà di una donna non conta ed Ester è costretta a diventare regina.
Passa il tempo e Aman, un potente di corte, progetta di sterminare tutto il popolo giudeo presente nel territorio e impossessarsi così dei suoi beni. Vendicandosi contro Mardocheo, che aveva rifiutato di prostrarsi al suo passaggio, pubblica un decreto a nome del re: gli ebrei non hanno scampo.

Ester viene così a trovarsi in un posto di privilegio e anche di grande responsabilità: è a corte mentre tutti gli israeliti vivono con la morte davanti agli occhi. Deve scegliere: rischiare la propria vita per salvare il suo popolo o salvare la propria vita rischiando la distruzione della sua gente?

Con coraggio e fiducia nel suo Dio, sostenuta dalla preghiera dei suoi fratelli nella fede, Ester dimostra un’astuzia tutta femminile e, facendo leva sulla propria bellezza e dignità, con intelligente strategia riesce ad entrare dentro un groviglio di intrighi, di gelosie e di odi, di lotte per il potere e di tradimenti, e a ribaltarlo a favore del suo popolo!

LEGGI DI LEI
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In una situazione di prevaricazione, Ester è consapevole della sua debolezza e insieme della sua dignità, sa intuire in sé possibilità di salvezza per l’intero popolo e si affida a Dio per agire. Quali doni so di aver ricevuto? Quali capacità e risorse posso mettere in atto per il bene di tutti? Sono convinta che il Signore è accanto a me e mi sostiene?

Ester è una donna altruista, generosa, decisa, acuta nei suoi ragionamenti. Affronta con responsabilità le difficoltà della vita, non solo per se stessa ma perché si sente parte del popolo. Quali cambiamenti mi trovo a vivere, affrontare, decidere nella mia vita? Come li vivo e perché? Nella fatica c’è spazio per la consapevolezza di non essere sola, di camminare insieme a tanti fratelli e sorelle?

Dio vuole salvare il suo popolo non con un intervento miracoloso dall’alto, ma servendosi della collaborazione di Ester. Che cosa è per me salvezza? Il Signore chiede anche a me di mettermi in gioco perché la Sua Vita arrivi a ogni persona! Io che cosa rispondo?

Signore, tu che sempre mi guardi con amore,
mi chiami “tua prediletta”
e così mi ricordi il mio valore e la mia bellezza,
fammi scoprire i doni,
le risorse che sono in me.

Fa’ crescere in me i grandi desideri
che premono nel mio cuore,
desideri di libertà, di giustizia,
di diventare protagonista della mia vita.
Ma soprattutto allarga i miei orizzonti
perché anche io scopra di poter essere dono per gli altri,
di poter collaborare con te,
di poter dare vita a chi accanto a me soffre e muore, in tanti modi.
Credo –a volte con qualche dubbio, è vero, ma credo–
che tu mi sei accanto qui dove sono, ora
e in ogni istante della mia vita:
con te saprò trasformare
la sofferenza in opportunità,
la debolezza in forza,
l’odio in amore.