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INCONTRI
L’altro che ti cambia la vita

Quante volte ho incrociato l’altro senza nemmeno percepirne l’esistenza? Sì, sapevo che c’era, ma in realtà non lo vedevo; se va bene l’ho sentito, ma, a essere sincera, troppe volte non l’ho ascoltato. Credo sia capitato anche a te… Forse perché abbiamo paura: paura di uscire da noi stessi, di venire feriti, di non essere più come prima. Ogni incontro, infatti, apre a un cambiamento.

Purtroppo molti oggi soffrono di solitudine, sentono vivo sulla loro pelle il bisogno dell’altro. Abbattere le difese, uscire dal proprio isolamento può essere difficile, faticoso, persino doloroso, ma ci fa vivere, ci fa crescere, dilatando mente e cuore. Solo incontrando altre persone diventiamo veramente noi stessi. Mi vengono in mente i volti, i gesti, le parole delle persone che mi hanno segnata…farne memoria mi aiuta a nutrire lo spirito.

Non so se ci hai mai fatto caso: molto spesso gli incontri significativi avvengono “per caso”, senza preavviso. Eppure, a distanza di anni ci ricordiamo ancora il luogo, il giorno, a volte l’ora. Oppure può capitare che, dopo un lungo tempo di frequentazione anonima, improvvisamente scopriamo con meraviglia la profondità, la ricchezza di chi abbiamo accanto. Oppure rimaniamo sconcertati, turbati: l’altro è diverso da come pensavamo. Anche con Dio avviene così.

Ogni giorno tocchiamo con mano che ciò che fa la differenza, ciò che ci trasforma, non è la quantità delle persone con cui veniamo a contatto, ma la qualità, la profondità degli incontri che ci è dato di avere. Più siamo disposti ad accogliere, più cresciamo nella fiducia e ci sforziamo di aprire occhi, di ascoltare, rinunciando ad andare altrove con la testa o con i piedi, e più lo Spirito ci parla, spesso proprio attraverso gli altri. Così il desiderio di un incontro autentico ci infiamma come un fuoco.

C’è un incontro personale che ci esaudirà,
le nostre seti di infinito saranno saziate,
la piaga della nostra solitudine guarita.
JEAN VANIER

Dio si può incontrare! Non perché siamo particolarmente bravi nella meditazione o moralmente ineccepibili, ma per il semplice fatto che Dio vuole incontrarci. È Lui a chiamarci, ad attirarci, a fare il primo passo, a cercare un dialogo. Siamo noi a nasconderci davanti al suo sguardo, non Lui; siamo noi a cambiare strada quando udiamo il suono dei suoi passi, perché l’incontro con Lui non ci lascia indenni. Fino a quando avremo paura dell’Altro per eccellenza? Fino a quando avremo paura della Vita?

 


DOMENICO
personal trainer

ESERCIZI A SPIRITO LIBERO
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